La circonvallazione del centro abitato di Minerbio è un traguardo raggiunto dall’Amministrazione degli ultimi dieci anni, che ha saputo individuare la soluzione oggi tecnicamente più appropriata. Questo progetto, ricercato da oltre trent’anni dalle Amministrazioni che si sono succedute, risponde alle attese e alle necessità della comunità di Minerbio. Alcuni segmenti sono già realizzati, come la rotatoria tra via Marconi e via Canaletto, l’allargamento della vicina prima porzione di via Marconi e l’adeguamento del tracciato di via Marzabotto, in corrispondenza con via Maceri superiore. Le altre parti sono invece in corso di realizzazione: rotatorie di via Ronchi inferiore, ampliamento di via Marconi e nuova rotatoria tra la stessa via Marconi e via Levi Montalcini.
Lo sviluppo della circonvallazione prosegue poi a Nord del paese di Minerbio, attraversando il canale della bonifica, per richiudersi sulla strada provinciale “San Donato”, poco prima di Piazza Nuova. Il tracciato è il medesimo del centro di recupero adiacente al nastro stradale di progetto, già parzialmente realizzato nella parte costitutiva di fondazione dal gestore dello stesso centro. Le basi di questa ulteriore nuova viabilità sono quindi una certezza, sulle quali stabiliremo le scelte finalizzate all’apertura della nuova strada di collegamento.
Perseguiremo la realizzazione del nuovo asse viario via Fosse-via Zena, a Minerbio, completo dell’ampliamento di via Zena sino all’intersezione con la strada provinciale, e dell’adeguamento dell’intersezione con quest’ultima.
La viabilità dedicata al collegamento diretto dello zuccherificio di Minerbio con la strada provinciale San Donato è ancora una necessità, sempre intesa a eliminare il traffico pesante richiamato dallo stabilimento saccarifero: da via Mora a Tintoria e da via Sanità a Villaggio Baldini alle porte di Baricella. La mano sempre rivolta alla Co.Pro.B., passa anche attraverso la realizzazione di infrastrutture dedicate a mitigare l’impatto dell’insediamento produttivo, disinnescando in tale modo le possibili conflittualità col territorio.
1) Sosta: parcheggi puntuali senza consumo di suolo
A Ca’ de’ Fabbri è indubbio come la preziosa presenza del Cinema Mandrioli, pochi se ne contano nella pianura, comporti un puntuale picco di domanda di posti auto, nonostante il nuovo parcheggio di via Barche. Con lo scopo di regolare meglio la sosta e garantire una migliore percorribilità pedonale, pensiamo di realizzare un secondo parcheggio, sempre in via Barche, riutilizzando l’area sul quale sorgeva la torre piezometrica dell’acquedotto.
In merito ai parcheggi esistenti, secondo l’idea della cura del particolare, rivolgeremo l’attenzione, con interventi di manutenzione, alle aree di sosta del Cimitero di Minerbio e di Ca’ de’ Fabbri e di San Giovanni in Triario di fronte all’osteria.
2) Viabilità: a misura di persone
La rete viaria più datata, purtroppo, non è stata pensata per i fruitori della strada più deboli: pedoni e biciclette. Intendiamo proseguire nell’opera di recupero di questo gap con la costruzione e l’adeguamento di ulteriori marciapiedi, in particolare sulle vie Canaletto, Fosse (parte iniziale) e Savenella a Ca’ de’ Fabbri.