Per una centrale del metano più ecologica
Pochi giorni fa la Regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione che impegna il Presidente e la Giunta regionale a favorire il miglioramento dell’impatto ambientale della centrale di stoccaggio del gas di Minerbio, in particolare abbandonando il progetto di esercizio in sovrappressione e convertendo le turbine di pompaggio dal funzionamento a gas a quello elettrico.
Non possiamo che essere felici di questa decisione.
Intanto perché, finalmente, il Movimento 5 Stelle ha preso una posizione sul progetto di sovrappressione. Era ora! La Regione Emilia-Romagna non si è mai espressa in maniera definitiva sull’opportunità del progetto proprio perché aspettava di conoscere le intenzioni del Ministro competente, prima Luigi di Maio, oggi Stefano Patuanelli, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle. Invitiamo quindi la Regione, ed in particolar modo la Consigliera Piccinini che tanto si compiace ed è pronta a scaricare le colpe sugli altri partiti, a sollecitare il Ministro affinché dia una riposta definitiva alla richiesta, che giace presso il suo Ministero già da due anni.
Altro motivo di soddisfazione, poi, è la richiesta di conversione degli impianti di pompaggio del gas, dagli attuali sistemi inquinanti ad energia fossile, a più ecologiche turbine elettriche.
Come ha dichiarato alla stampa il nostro Sindaco Roberta Bonori: «la nostra Amministrazione da sempre incentiva le politiche di efficientamento energetico e gli investimenti in tal senso sono sotto gli occhi di tutti. Proprio il 21 dicembre scorso, infatti, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione di supporto alle azioni intraprese dalla Regione per superare l’uso dei combustibili fossili nel funzionamento degli impianti Snam. Ben venga quindi un’ accelerazione alla transizione verso le fonti rinnovabili.»
Nel documento approvato in Regione infine, non può passare inosservata l’affermazione degli «elevati livelli di rischio» che comporterebbe l’esercizio in sovrappressione del giacimento di Minerbio. In passato la Regione, nostro riferimento per l’approfondimento tecnico-scientifico, mai ci aveva comunicato «elevati livelli di rischio». Sono stati effettuati nuovi studi in merito? Sono stati valutati altri parametri? Non vogliamo mettere in discussione quanto nel documento, ma crediamo sia doveroso che ci venga comunicato il motivo di questa diversa valutazione relativa alla sicurezza dell’impianto.
